Biglietti del bus da 1,5 a 2 euro dal prossimo luglio. L’aumento doveva essere avvenuto già dallo scorso agosto, ma un intervento regionale lo aveva scongiurato, almeno per il momento. Ma dalla prossima estate, i rincari saranno inevitabili.
A doversi mettere una mano sulla coscienza è Atac, l’Azienda per la mobilità di Roma, che ai propri cittadini chiede di sborsare ben il 25% in più per un singolo biglietto da una corsa di 100 minuti. Vediamo meglio.
Sulla scia di Milano, Bari, Treviso, Torino, Ferrara e altre città, anche Roma alza i prezzi dei biglietti per bus, metro e filobus.
A riportare la notizia di un rincaro dei mezzi nella Capitale ci pensa Il Messaggero, quotidiano romano, che nell’edizione in edicola martedì 10 ottobre scrive:
“Nelle bozze del Pef, il piano finanziario di Atac che stanno redigendo i tecnici del Dipartimento mobilità del Campidoglio, l’ipotesi è stata mesa nera su bianco: il ticket per le corse di 100 minuti su bus, metro e filobus passerà dall’attuale euro e 50 a 2 euro. Si sta lavorando per far slittare questa manovra al luglio 2024. Di converso e in chiave compensativa, caleranno – ma tra il 5 e il 10% – i costi degli abbonamenti.“
Per scongiurare l’aumento del biglietto e non farlo ricadere sulle tasche degli utenti ci vorrebbe un altro intervento della Regione Lazio pari a circa 27 milioni di euro. In passato l’aumento era stato evitato proprio grazie a un finanziamento della Regione, ma quest’anno non se ne parla. Con i biglietti a 2 euro, che permetterebbero di recuperare il rincaro dei carburanti e il calo del numero dei passeggeri, il Comune potrebbe incassare circa 25 milioni di euro in più rispetto all’anno scorso.
E’ vero che in altre capitali europee il servizio costa di più, ma come fa notare il quotidiano all’estero funziona meglio. Per questo motivo ci si aspettano proteste e rivolte da parte dei cittadini, che sui social hanno già iniziato a scatenarsi.