E’ arrivato il 12 ottobre il pronunciamento del CNEL che boccia ogni proposta di legge volta a fissare il salario minimo per legge. L’Assemblea si è espressa con voto favorevole con la sola eccezione di Cgil, Uil, Usb, tre sindacati che hanno votato contro. E con l’astensione di Legacoop.
La contrattazione collettiva in Italia copre già quasi il 100% dei settori, mentre la Direttiva UE sul salario minimo obbliga ad intervenire solo quegli Stati che non raggiungono il l’80% della copertura. E’ questo il cuore del ragionamento del CNEL, che ha redatto 2 documenti: Osservazioni e Proposte e una sintesi raccolta nel Quadro riepilogativo sul Salario minimo in Italia.
I 2 documenti sono stati consegnati dal presidente del CNEL Renato Brunetta alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella giornata di ieri, durante un incontro istituzionale. Ora la palla passa al Governo che potrà decidere di dar seguito, oppure no, ai consigli del CNEL.
Il CNEL nei propri documenti ha sottolineato alcune aree di criticità nelle quali vengono suggeriti interventi legislativi. Ma in nessun caso attraverso la fissazione di un minimo salariale, la strada è la valorizzazione della contrattazione collettiva.
Per scaricare i due documenti conclusivi del CNEL sul Salario Minimo è sufficiente fare clic qui:
Osservazioni e Proposte sul Salario minimo in Italia – Documento PDF del 12 ottobre 2023
Quadro riepilogativo sul Salario minimo – Documento PDF del 12 ottobre 2023