Un decreto anticipi su pensioni e aumenti per la pubblica amministrazione: ne discuterà lunedì 16 ottobre il Consiglio dei Ministri, insieme alle altre misure da inserire nella prossima Legge di Bilancio e a un primo decreto attuativo della riforma fiscale.
Saranno questi tre provvedimenti a tenere banco il prossimo lunedì.
Si partirà con l’esaminare un decreto attuativo della delega fiscale che conterrà, tra le altre cose, anche la riduzione da quattro a tre delle aliquote Irpef: previsto, infatti, l’accorpamento dei primi due scaglioni, che garantirà la tassazione al 23% per tutti i redditi fino a 28 mila euro, con un aumento massimo di 260 euro annui per i redditi medio-alti.
Al vaglio del ministri il prossimo lunedì anche il cosiddetto “decreto anticipi” su pensioni e aumenti per i dipendenti pubblici. All’inizio di ogni anno la pensione viene adeguata all’inflazione, ma Palazzo Chigi propende per anticipare l’adeguamento a novembre, come fatto in precedenza anche dal Governo Draghi.
Per i dipendenti della pubblica amministrazione, invece, arriverà il pagamento di un anticipo sui prossimi rinnovi contrattuali. A darne notizia è Il Messaggero che riporta le parole del ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo: «Lunedì abbiamo un Consiglio dei ministri, parleremo di legge di bilancio e credo che una parte della manovra sarà dedicata alle risorse per dare continuità ai rinnovi contrattuali nella pubblica amministrazione».
Per quanto riguarda la Legge di Bilancio, invece, la parte del leone la fa la proroga del taglio del cuneo contributivo: 7% per i redditi fino a 25 mila euro e 6% per i redditi da 25 a 35 mila euro. 10 miliardi di euro saranno dedicati a questa misura.
Si lavora, infine, per potenziare l’Assegno Unico, aumentare gli stipendi di medici e infermieri e rinnovare Quota 103.