Aiuti a Famiglie e Pensionati nel 2024: fissate 4 priorità

Aiuti a famiglie e pensioni nella prossima Manovra di Bilancio per il 2024, nell’incontro tra Governo e le parti sociali del 13 ottobre sono state fissate 4 priorità.

Lo rende noto un comunicato del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali guidato da Marina Calderone. Ma quali sono le priorità nell’intervento del Governo?

Aiuti a Famiglie e Pensionati nel 2024: ci sono priorità

L’incontro tra Governo e parti sociali si è realizzato in un “clima proficuo e costruttivo”, si legge. Ma fuori dai palazzi non è mancata la tensione con Cgil e Uil che hanno deciso, in polemica con le iniziative dell’Esecutivo, di non partecipare.

La riunione ha preceduto di qualche giorno il Consiglio dei ministri di lunedì 16 ottobre, giorno in cui sarà approvato il Disegno di Legge sulla Manovra Finanziaria per il 2024. Scopo: l’illustrazione della Manovra e i suoi interventi a sostegno di famiglie, lavoratori e pensionati.

Tra il Governo e le parti sociali si è registrata una certa intesa, si apprende dal comunicato, fino al punto che sarebbe stata individuata una scala di “priorità”.

Governo, quali priorità per il 2024?

Dunque il documento che il Governo consegnerà alle Camere per l’approvazione darà “priorità assoluta a redditi e pensioni più bassi per contrastare gli effetti negativi dell’inflazione”. In questa direzione di attendono misure volte ad incrementare i redditi da lavoro più bassi (la soglia presa a riferimento dal Governo nei recenti interventi è 15.000 euro di reddito) e le pensioni.

A sostegno dei redditi nel 2024 saranno adottati provvedimento di “riduzione delle tasse attraverso la conferma del taglio del cuneo fiscale e contributivo e l’anticipo della riforma dell’Irpef prevista dalla Delega fiscale”. L’anticipo delle riforma Irpef – secondo le ipotesi emerse negli ultimi giorni – prevede l’accorpamento delle prime 2 aliquote di prelievo fiscale, che consiste in una sostanziale parificazione per coloro che guadagnano fino a 15.000 euro e da 15.001 a 28.000 euro.

Per incentivare la natalità e sostenere le donne lavoratrici saranno previste “misure per la famiglia con incentivi”, con la modifica alle norme sull’Assegno Unico (per approfondire clicca qui). Infine, risorse significative saranno appostate per il comparto sanitario e ai rinnovi dei contratti del pubblico impiego scaduti da tempo.