Diverse sono le novità introdotte dall’ipotesi di CCNL 2019/21, sottoscritta dal MIM e dai sindacati scuola lo scorso 14 luglio sulla quale si attende il via libera definitivo della Corte dei Conti.
Tra queste, rientra anche la questione ferie e permessi per il personale docente assunto con contratto a tempo determinato.
Vediamo cosa cambia.
Ad oggi, solo ai docenti di ruolo spettano tre giorni di permessi retribuiti per motivi familiari o personali. Ai docenti precari, infatti, sono concessi sei giorni complessivi all’anno ma non retribuiti. Di fatto, il docente, se chiede questi permessi, risulta che non abbia lavorato, pertanto percepirà lo stipendio ridotto delle giornate in cui non ha prestato servizio.
Con l’ipotesi questa cosa cambia. Sono infatti stati introdotti i tre giorni di permesso retribuiti anche per i docenti a tempo determinato. Attenzione, però. Tale novità si applica solo ai docenti con contratto al 31 agosto e al 30 giugno, non ai docenti con supplenze brevi e saltuarie.
Tuttavia, nonostante questa richiesta sia stata accolta e introdotta nell’ipotesi, non è ancora attiva. Bisognerà infatti aspettare che l’ipotesi di CCNL venga sottoscritta definitivamente e quindi il contratto entri in vigore a tutti gli effetti.