Stipendi, arretrati per tutti in arrivo nel 2024.
Il Governo ha già fatto sapere di prorogare anche per l’anno 2024 il taglio del cuneo contributivo per la parte di competenza dei lavoratori dipendenti.
Di conseguenza, in ogni cedolino, per tutto il 2024, presenterà la voce “arretrati”. Ma vediamo perché.
In tutti i cedolini ci saranno arretrati per coloro che hanno un imponibile previdenziale inferiore a 2.692 euro.
Sui cedolini NoiPA la parola Arretrati indica il rimborso del cosiddetto “cuneo fiscale“, vale a dire uno sconto sui contributi a carico del lavoratore che vengono riconosciuti in via figurativa.
Il rimborso, noto anche come Bonus Meloni, si applica per il 7% su stipendi fino a 1.923 euro e per il 6% su stipendi fino a 2.692 euro mensili.
Gli arretrati a debito sorgono al verificarsi di due condizioni:
Il cuneo fiscale, cioè la riduzione dei contributi a carico del dipendente, viene effettuata attraverso un rimborso a mese maturato.
Il rimborso a mese maturato significa che il rimborso avviene il mese dopo che la contribuzione è stata trattenuta, vale a dire che se un dipendente ha avuto una trattenuta di 100 euro per contributi fondo pensione INPS a proprio carico a marzo, ad aprile gli saranno rimborsati dopo che NoiPA avrà verificato il diritto.
Rispetto ai dipendenti privati, ai dipendenti pubblici viene restituito il “cuneo fiscale” il mese successivo. Perché? Il motivo sta nel fatto che gli stipendi dei dipendenti pubblici vengono pagati sempre in anticipo (per esempio aprile 2023 il giorno 21) mentre, per quanto riguarda i dipendenti privati, in genere sono pagati verso il 10 del mese successivo.