Sciopero generale contro la Manovra di Bilancio, la Cgil dice sì. A renderlo noto è il segretario generale del sindacato Maurizio Landini.
La Manovra varata dal Governo Meloni è “assolutamente sbagliata e inadeguata”.
“Una manovra sbagliata che non tutela i salari e le pensioni, che non introduce il salario minimo, che non combatte l’evasione, che non tassa la rendita e i profitti, che taglia la sanità pubblica e la scuola”, spiega il sindacalista.
“Dovevano cancellare la legge Fornero, peggiorano quella legge, in pensione non ci va più nessuno. Non cancella la precarietà che colpisce in particolare i giovani e le donne, quindi bisogna proseguire la mobilitazione per cambiarla“. E’ per tutte queste ragioni che la Cgil dice ‘no’ alla Legge di Bilancio e raccoglie l’invito del Segretario Generale della UIL Pierpaolo Bombardieri alla mobilitazione con le parole di Landini: “siamo pronti allo sciopero generale”.
Più fredda rispetto alla “estrema mobilitazione”, la Cisl guidata da Luigi Sbarra che nelle ultime settimane ha rafforzato il dialogo con il Governo e crede convintamente che sia l’unica strada per portare a casa risultati per lavoratori e pensionati.
Lo Sciopero generale, se proclamato dai sindacati confederali, sarebbe il terzo di tutto l’autunno, almeno fino ad ora. Conferme definitive arriveranno nei prossimi giorni e vedremo se Cgil, Cisl e Uil troveranno una quadra o andranno avanti “separati”.
Nel frattempo si muovono i sindacati meno rappresentativi che scelgono la piazza per chiedere aumento dei salari, fine della precarietà e stop alla riforma Fornero delle pensioni. Altre astensioni collettive sono state infatti proclamate dai sindacati autonomi e di base per il 20 ottobre e per il 17 novembre.