L’importo dell’Assegno Unico può non essere uguale tutti i mesi perché di tanto in tanto si verificano circostanze che comportano tagli o aumenti. Finché si tratta di aumenti non c’è motivo di allarmarsi. Ma quando INPS decurta occorre approfondire le motivazioni soprattutto per sapere come fare a porvi rimedio, se possibile.
I motivi alla base dei tagli dell’Assegno Unico per i figli a carico possono essere i più disparati. A volte può trattarsi di conguagli. Da marzo 2022 (cioè da quando l’Assegno Unico è in vigore) a ora INPS potrebbe aver erroneamente erogato delle somme in più, somme che quindi l’Istituto Previdenziale deve riavere dal percettore: si tratta in questo caso di conguagli a debito.
Se la somma da riavere è bassa, INPS potrebbe recuperarla in una sola volta tagliando quindi l’Assegno Unico dell’importo pari al credito che ha col percettore. Altrimenti, se la somma è alta, l’Istituto può decidere di recuperare l’importo a rate: per esempio, tagliando l’Assegno Unico del 20% al mese finché non avrà recuperato l’intero ammontare.
Altre volte invece l’importo della prestazione diminuisce perché vengono meno alcune condizioni che fanno gonfiare l’importo dell’Assegno: per esempio un figlio dai 18 anni in sù ha diritto a una cifra minore rispetto a uno minorenne. L’età dei figli infatti compromette il pagamento: ciò significa che quando un figlio diventa maggiorenne l’importo dell’Assegno Unico cala. Per non parlare di un figlio che compie 21 anni: in questo caso, infatti, l’Assegno Unico non spetta più.
L’importo potrebbe diminuire anche se INPS si accorge di aver riconosciuto erroneamente alcune maggiorazioni (come quella per i nuclei in cui entrambi i genitori lavorano pari a 30 euro) e quindi trattiene l’importo corrispondente relativamente ai mesi di non lavoro.
Infine, a far scendere l’importo dell’Assegno Unico potrebbe essere il valore ISEE: se da un anno all’altro l’ISEE aumenta, l’importo dell’Assegno Unico diminuisce. Il massimo mensile a figlio (189,20 euro) spetta solo a chi ha un ISEE fino a 16.215 euro e scende fino ad arrivare a un minimo di 54,10 euro man mano che l’ISEE è più alto.