La Manovra 2024 abbozzata dal Governo Meloni ha riscosso pareri contrastanti. Tra i sostenitori c’è la Cisl guidata da Luigi Sbarra, segretario generale.
Secondo il leader della CISL la Manovra è da considerarsi piuttosto positiva. La debolezza – dice intervistato da TGCOM24 nella mattinata di lunedì 23 ottobre – è da attribuirsi ad aspetti quantitativi più che qualitativi.
La coperta è corta e le risorse purtroppo non solo illimitate, ma tutto sommato la Legge di Bilancio predisposta dal Governo per il 2024 è buona. Con questa opinione il segretario generale Sbarra si discosta dai pareri dei “colleghi” di CGIL e UIL, che già si sono detti propensi a uno sciopero generale contro la manovra (è “assolutamente sbagliata e inadeguata” ha tuonato il capo della CGIL Landini).
Alcuni provvedimenti inseriti nella prossima legge di Bilancio raccolgono infatti le richieste avanzate dalla CISL in questi mesi:
“Tra le proposte che sono state accolte c’è la proroga per tutto il 2024 del taglio del cuneo contributivo per i dipendenti, anche se ancora non è strutturale. 7 punti di taglio per i redditi fino a 25 mila euro, 6 punti per i redditi fino a 35 mila euro. Ci convince questo primo segnale della riduzione della pressione fiscale per i redditi medio-bassi.”
Tra i contenuti condivisibili da Sbarra e ritenuti innovativi presenti nella Manovra 2024 c’è quindi la riduzione delle tasse sui redditi da lavoro. Ma anche la lotta all’evasione e la riduzione del prelievo fiscale sulle aziende che assumono, non licenziano e investono su innovazione e ricerca sono punti in comune tra il Governo Meloni e il sindacato.
Un parere positivo arriva anche in merito alla detassazione delle tredicesime: un provvedimento guardato con interesse ma meritevole di un ulteriore approfondimento.
Insomma, secondo il leader Sbarra è ancora troppo presto per proclamare uno sciopero. Come detto, sono molti i punti di contatto tra il Governo e la CISL, tuttavia il segretario avverte: «Aspettiamo di vedere il testo ufficiale della legge di stabilità e poi convocheremo gli organismi: se ci sono punti controversi, la CISL non se ne starà con le mani in mano».