Si avvicina la scadenza per presentare domanda di ISCRO, l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa riservata ai liberi professionisti.
Rinnovata anche nel 2024, l’ISCRO va richiesta a INPS entro il 31 ottobre. Mancano quindi pochi giorni. Vediamo nel dettaglio chi può presentare richiesta.
L’ISCRO è riconosciuta ai liberi professionisti, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici, iscritti alla Gestione separata, che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti e professioni.
Possono richiederla tra questi coloro che congiuntamente:
Requisiti che da gennaio 2024 variano leggermente: l’incompatibilità con il RdC decade, sostituita da quella con l’Assegno di Inclusione. Il limite reddituale sale a 12 mila euro, il reddito di lavoro autonomo prodotto l’anno prima deve essere inferiore al 70% della media dei redditi conseguiti nei due anni precedenti (e non tre) e la titolarità di partita IVA deve decorrere da almeno 3 anni.
Fino al prossimo 31 ottobre però fanno fede i requisiti elencati sopra.
L’indennità ISCRO avrà una durata di 6 mesi e l’importo mensile per l’anno 2023 oscilla tra:
Per richiederla occorre fare in fretta: come detto, c’è tempo fino al prossimo martedì 31 ottobre. Per fare domanda occorrerà collegarsi al sito dell’INPS tramite le credenziali SPID, CIE o CNS. In alternativa al portale web, la prestazione ISCRO per l’anno 2023 può essere richiesta tramite il servizio di Contact Center integrato.
È fondamentale ricordare che non potranno accedere all’ISCRO 2023 coloro che l’hanno già riscossa nel 2021 o nel 2022: l’ISCRO infatti vale per l’intero triennio 2021-2023. Possono comunque richiederla coloro che nei due anni passati hanno fatto domanda che però è stata respinta.