Assegno Unico su RdC ottobre 2023, via ai pagamenti [FOTO]

Assegno Unico integrato al Reddito di Cittadinanza, INPS ha dato il via alle lavorazioni che preannunciano il pagamento del mese di ottobre ma di competenza settembre.

Ricarica del RdC e integrazione dell’Assegno Unico vanno a braccetto, e infatti il pagamento della prestazione per i figli a carico avviene sempre in concomitanza con la ricarica mensile del sussidio.

Assegno Unico su RdC ottobre 2023, quando arriva?

La ricarica del RdC di ottobre c’è stata lo scorso venerdì 27 e ha interessato chi è in pari con le mensilità. Allo stesso modo, il pagamento dell’Assegno Unico su RdC di fine mese interessa coloro che sono in pari con le mensilità e che quindi ricevono il pagamento relativo al mese precedente, com’è prassi.

Dopo la ricarica ordinaria del RdC c’è stato il weekend, pertanto era solo questione di tempo che arrivasse anche l’integrazione per i figli a carico. INPS ha avviato le lavorazioni con estrema puntualità nella mattina di lunedì 30 ottobre, come si evince dall’app INPS dei percettori interessati:

Adesso manca solo la data di invio disposizione a Poste, ossia quella di accredito. Non è escluso che il pagamento possa avverarsi già nella serata di oggi, lunedì 30 ottobre, dunque a poche ore di distanza dall’avvio delle lavorazioni. Si tratterebbe, in questo caso, di un “pagamento lampo”. Naturalmente possono aspettarselo solo coloro che hanno superato i controlli (dimostrato, come in foto, dalla striscia verde).

Come detto, la mensilità che arriva è quella di settembre, anche non sono pochi i percettori che fanno presente di aver ricevuto la lavorazione dell’Assegno Unico su RdC relativo ad agosto 2023: potrebbe dunque trattarsi anche di un pagamento arretrato che interessa coloro che il mese scorso avevano RdC sospeso e ai quali INPS ha poi provveduto a sbloccarlo. È il caso, per esempio, delle famiglie in cui un componente è stato preso in carico dai servizi sociali (una delle condizione per mantenere il Reddito di Cittadinanza per più di 7 mesi, in deroga a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2023).