Anche nel 2024 i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS potranno contare sull’ISCRO, l’indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa.
Anzi, non solo è confermata, ma dal prossimo anno la prestazione sarà accessibile a più lavoratori rispetto agli anni passati: aumenta, infatti, il limite reddituale per accedervi e diminuiscono gli anni di titolarità di partita IVA. Tuttavia, diminuisce l’importo massimo al quale si può accedere.
Vediamo meglio le novità, i requisiti e le modalità di accesso.
Come detto, l’ISCRO ci sarà anche nel 2024. Viene riconosciuta da INPS, previa domanda, ai soggetti iscritti alla Gestione separata che esercitano professione abituale di lavoro autonomo. Per averla devono rispettare determinati requisiti.
I requisiti per accedere all’indennità ISCRO validi nel 2024 e in parte rivisti rispetto a quelli validi finora sono:
Tali requisiti dovranno essere mantenuti durante tutta la percezione dell’indennità.
Inoltre, la cessazione della partita IVA nel corso dell’erogazione dell’indennità determina l’immediata cessazione della stessa ISCRO, con recupero delle mensilità eventualmente erogate dopo la data in cui è cessata l’attività.
L’indennità sarà pari al 25% su base semestrale della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati dal soggetto nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda. Pertanto, per le domande presentate nel 2024, si dovrà fare riferimento ai redditi percepiti nel 2021 e nel 2022.
In ogni caso, l’importo non potrà superare gli 800 euro mensili e non potrà essere inferiore ai 250 euro mensili. Anche questi limiti sono cambiati: finora, infatti, il limite massimo era di 881,23 euro e quello minimo di 275,38. Questo perché ogni anno tali limiti sono rivalutati sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo.
L’ISCRO spetta a decorrere dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda ed è erogata per sei mensilità.
L’erogazione è condizionata alla partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale. I criteri e le modalità di definizione dei percorsi di aggiornamento professionale e del loro finanziamento saranno stabiliti da un decreto ad hoc del Ministero del Lavoro di concerto con quello dell’Economia.
Le domande per l’ISCRO saranno aperte fino al 31 ottobre 2024. Sulla data di avvio si aspettano ulteriori informazioni. Nel 2023 le domande ISCRO hanno aperto l’8 maggio.
La prestazione non può essere richiesta nel biennio successivo all’anno di inizio di fruizione della stessa: questo perché, come già gli anni scorsi, l’indennità ha valenza per l’intero triennio 2024-2026. Per il 2024 sono stati stanziati 16 milioni di euro, per il 2025 20,4 milioni e per il 2026 20,8 milioni di euro.
La bozza della Manovra 2024 non dice nulla riguardo le modalità di invio della domanda per l’ISCRO 2024. Tuttavia, è logico pensare che valgano le stesse regole degli anni passati. Se così fosse, per richiederla occorrerà collegarsi al sito dell’INPS tramite le credenziali SPID, CIE o CNS.