Investendo nei titoli di Stato le famiglie potranno abbassare il proprio ISEE. Lo prevede la bozza del Disegno di Legge della Manovra 2024.
Una novità non da poco, considerando che più l’ISEE è basso e maggiori sono le prestazioni previdenziali a cui si può accedere. Non solo: nella maggioranza dei casi, un ISEE più basso garantisce anche che l’importo di tali prestazioni sia più alto.
Vediamo dunque la novità nel dettaglio.
La novità è inserita, come detto, nella bozza del Disegno di Legge della Manovra 2024. L’articolo interessato è il 39, che recita: «nella determinazione dell’indicatore della situazione economico equivalente (ISEE) sono esclusi i titoli di stato».
In questo modo, una famiglia che decidesse di investire in titoli di Stato fino a 50.000 euro vedrebbe diminuita la propria soglia ISEE, senza però essere di fatto più povera: potrebbe così riuscire ad accedere a prestazioni sociali altrimenti inaccessibili. In pratica, è come se i titoli di Stato diventassero una sorta di salvadanaio.
TuttoLavoro24.it aveva già dato la notizia qualche giorno fa. Approfondiamola, cercando di capire meglio cosa sono i titoli di Stato e come comprarli.
I titoli di Stato sono obbligazioni emesse regolarmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso il Dipartimento del Tesoro per finanziare lo Stato e rappresentano una forma di investimento per i cittadini, che comprandoli possono impiegare i loro risparmi e prestare il loro denaro allo Stato.
I titoli di Stato emessi dal MEF sono di diverse tipologie:
Sono titoli a breve termine, ossia con durata non superiore a un anno. Il rendimento è dato tutto dalla differenza tra il prezzo di rimborso, cioè la somma che ti viene restituita alla scadenza, e quello di acquisto.
Sono titoli a 24 mesi. Anche per questi titoli il rendimento è dato dalla differenza tra il prezzo di rimborso e quello di emissione. In generale i titoli zero coupon offrono l’opportunità di fare un investimento per un periodo complessivo breve o intermedio.
Sono titoli che hanno una diversa durata di emissione: 3, 5, 7, 10, 15, 20, 30 e 50 anni. Permettono di avere un reddito costante nell’arco della loro vita.
Sono titoli con durata di 5, 10, 15 e 30 anni che garantiscono un reddito costante ma in termini reali, ossia prevedono una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi a livello europeo. In pratica, l’investimento non si svaluterà a causa dell’inflazione.
Sono titoli che adeguano il valore del loro reddito periodico a un parametro di mercato (tasso Euribor a 6 mesi), a cui viene aggiunta una percentuale fissa. Il regolamento del titolo prevede che tale somma (Euribor a 6 mesi più percentuale fissa) non possa mai assumere valori negativi.
Sono titoli che durano in media sei anni dedicati principalmente all’investimento dei risparmiatori individuali. Garantiscono una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi rilevato in Italia perché si adeguano in base all’andamento dell’inflazione italiana.
I titoli di Stato sono acquistabili in due modi, ma in entrambi i casi è necessario rivolgersi alla banca o intermediario finanziario abilitato presso cui l’interessato detiene il conto. Si possono comprare:
Il mercato secondario regolamentato gestito dalla Borsa Italiana S.p.A dove, attraverso l’intermediario finanziario, è possibile comprare o vendere titoli di Stato e altre obbligazioni è il MOT – Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato.