Opzione Donna, come cambia nel 2024? Purtroppo poco: andare in pensione anticipatamente per le lavoratrici sarà difficile, più di quest’anno.
Confermate infatti le stesse categorie che possono accedervi nel 2023: attualmente la misura consente l’uscita anticipata dal mondo del lavoro solo alle lavoratrici disabili, caregiver o dipendenti di aziende in crisi.
Il disegno di legge della Manovra 2024 smentisce quindi la possibilità di un superamento di Opzione Donna: anzi, la rende ancora più limitante. I dettagli sono contenuti nell’articolo 30, comma 3, lettera a).
Dalle dichiarazioni iniziali del Ministro dell’Economia Giorgetti di alcune settimane fa sembrava che Opzione Donna avesse le ore contate e invece il Governo Meloni ha deciso di confermare la misura, nonostante scritta così non piacesse a nessuno. Anche la Ministra del Lavoro Marina Calderone ha sempre espresso grandi perplessità al riguardo.
La Manovra oltre a mantenere invariate le categorie di lavoratrici sopradette, aumenta di un anno l’età anagrafica per accedere a Opzione Donna 2024: si passa da 60 anni di età anagrafica a 61.
Potranno dunque accedervi le donne disabili, caregiver o dipendenti di aziende in crisi nate entro il 1963.
L’età si riduce di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni. Pertanto, scende:
Non cambia rispetto al 2023 l’età contributiva, che deve essere pari o superiore a 35 anni di versamenti. Interesserà quindi le donne che hanno iniziato a lavorare almeno dal 1988.
Come se non bastasse, l’importo sarà calcolato interamente col metodo contributivo, quindi sarà più basso.