Allo sciopero generale dei trasporti e del pubblico impiego in calendario per il 17 novembre non aderirà la Cisl. Né alle mobilitazioni dei giorni successivi proclamati da Cgil e Uil per protesta contro la Manovra di Bilancio.
Il sindacato guidato da Luigi Sbarra ha già fatto sapere più volte che non ritiene giunto il momento di proclamare lo sciopero, né aderirvi. “Caricherebbe le tasche dei lavoratori di ulteriori sacrifici. E incendierebbe i rapporti industriali”, ha fatto sapere ieri in un’intervista al quotidiano Repubblica.
La Cisl continua ad avere una posizione ‘aperturista’ nei confronti del Governo e continua ad essere convinta che attraverso il confronto costruttivo si possano portare a casa i risultati. D’altronde qualcosa già inizia a vedersi considerato che “l’85% delle risorse, grazie al pressing sindacale, vanno a sostegno di lavoratori, pensionati e famiglie“.
Non piacciono però le norme sulle pensioni perchè danneggiano ancora una volta i pensionati, a partire da chi ha un assegno da 4 a 5 volte il minimo a salire, e chi in pensione intende andarci a breve. Su queste misure ritenute “sbagliate” Sbarra ha detto: “le riteniamo sbagliate e ci mobiliteremo per cambiarle nel corso dell’iter parlamentare”.
Sciopero in arrivo dunque? No, la Cisl pensa ad una manifestazione unitaria con Cgil e Uil da svolgersi di sabato, fuori orario di lavoro. “Lo sciopero generale per noi è e resta “l’ultima spiaggia” della lotta sindacale. Ed oggi non ci sono elementi che ne giustifichino l’impiego“, ha aggiunto al quotidiano Libero.