Il cedolino della pensione di dicembre sarà più ricco, non solo per effetto del pagamento delle tredicesima mensilità e degli arretrati della perequazione (come visto qui). Ma anche per lo stop a varie trattenute di natura fiscale.
Vediamo cosa è importante sapere per leggere il cedolino che arriverà dopo la metà di novembre.
Quali saranno le novità contenute nel cedolino pensione di dicembre? Le trattenute Irpef per le addizionali regionali e comunali relative al 2022 (l’anno precedente), sono effettuato per 11 rate.
A dicembre inoltre non ci sarà sul Cedolino la trattenuta per addizionale comunale Irpef in acconto per il 2023, avviata a marzo, che si ferma a novembre.
Conguagli Irpef ‘a debito’ del pensionato, eventualmente emersi in fase di dichiarazione dei redditi (730, Modello Redditi PF), di importi superiori a 100 euro sono rateizzati fino alla mensilità di novembre. Ciò vale nel caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18.000 euro. E per coloro che hanno trasmesso la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno dell’anno in corso.
Per i redditi di pensione annui di che superano i 18.000 euro e per coloro che hanno redditi inferiori a 18.000 ma un debito Irpef inferiore a 100 euro, il debito d’imposta è stato applicato sulle prestazioni pensionistiche in pagamento alla data del 1° marzo, con azzeramento delle cedole laddove le imposte nel frattempo siano risultate pari o superiori alle relative capienze. Il tutto come da conguaglio effettuato da Inps nella Certificazione Unica 2023.
Nel mese di novembre avviene il rimborso Irpef ‘a credito’, eventualmente emerso in fase di dichiarazione dei redditi (730, Modello Redditi PF). Se a causa di ritardi non è stato accreditato, il pensionato lo riceverà con la pensione di dicembre 2023.