Novità in arrivo per le famiglie il cui Reddito di Cittadinanza è stato sospeso a seguito delle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2023.
Lo scorso settembre il Ministero del Lavoro ha previsto per le famiglie beneficiarie del RdC in cui c’è un membro con disabilità tra il 45 e il 66% l’eventuale proroga del sussidio fino a dicembre 2023, a patto che fossero i servizi sociali a deciderlo previa valutazione.
Ma da agosto a ora molte di queste famiglie si sono viste sospendere il Reddito di Cittadinanza, dato che la deroga prevista dal Ministero del Lavoro è successiva alla legge di Bilancio 2023. Quest’ultima, infatti, ha sancito lo stop al RdC dopo 7 mesi di fruizione per le famiglie con disabili con grado di invalidità inferiore al 67% (così come per tutte le famiglie formate da soli soggetti tra i 18 e i 59 anni occupabili) .
Proprio per correggere tale situazione, alcuni Comuni sono corsi ai ripari.
Le famiglie con un componente disabile con un grado di invalidità tra il 45 e il 66% possono quindi mantenere il Reddito di Cittadinanza per più di 7 mesi e fino a dicembre 2023, diversamente da quanto previsto dalla Legge di Bilancio. Lo ha stabilito una nota del Ministero del Lavoro del 29 settembre.
L’ultima parola spetta comunque ai servizi sociali, che prendendo in carico il soggetto disabile confermeranno la sua impossibilità a lavorare, almeno nell’immediato. La presa in carico dipenderà non solo dal grado di disabilità del soggetto, ma anche dal contesto sociale nel quale questi è inserito.
Siccome alcune famiglie si sono viste sospendere il Reddito di Cittadinanza prima che questa novità fosse annunciata, il Comune di Catania ha deciso di dare la possibilità a coloro in possesso di tale requisito (invalidità tra il 45 e il 66%) di presentare la Dichiarazione Sostitutiva di Notorietà che attesti:
Per farlo, dovranno inviare tale dichiarazione presente in piattaforma usando il portale “Catania Semplice” entro e non oltre il 15 Novembre 2023.
Il Comune di Catania non sarà certo l’unico ad aver predisposto tale procedura, pertanto si invitano i soggetti interessati a controllare se il proprio Comune di residenza ha previsto una cosa simile.