Docenti e ATA hanno diritto ai Buoni Pasto: ecco dove

Docenti e personale ATA lamentano di essere l’unica categoria che non ha diritto ai buoni pasto.

Il diritto al buono pasto viene regolamentato dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che, per i dipendenti della Scuola, non prevede questo beneficio.

Eppure non è così per tutti, in Italia esiste un luogo dove i buoni pasto sono previsti sia per i docenti che per il personale ATA.

Buoni pasto dal valore di 6 euro a docenti e ATA

Nella Provincia Autonoma di Trento sono riconosciuti buoni pasto elettronici dal valore di 6 euro a docenti e ATA alle seguenti condizioni:

A differenza di altre categorie di utilizzatori, i buoni pasto della Provincia Autonoma di Trento devono essere consumati nel solo giorno in cui viene prestato servizio.

Ma perché in Trentino è stato possibile, per il personale della Scuola, ottenere questo diritto?

C’è da dire che nelle province autonome di Trento e Bolzano il la gestione della Scuola è effettuata direttamente dalle Province.

I dipendenti della Scuola non sono dipendenti dello Stato ma della Provincia autonoma che provvede autonomamente al pagamento degli stipendi.

L’autonomia provinciale consente di avere, oltre ai buoni pasto, altri benefici, come un ulteriore assegno mensile di circa 200 euro lordi che viene erogato ai docenti oltre allo stipendio riconosciuto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Scuola.

Come sono trattati fiscalmente?

Possiamo distinguere due tipi di buoni:

  • Buoni pasto elettronici
  • Buoni pasto cartacei

Per quanto riguarda i buoni pasto elettronici, la legge di bilancio 2020 ha disposto che i buoni pasto elettronici sono esenti fiscalmente fino alla soglia di 8 euro.

Con lo stesso provvedimento è stato disposto che l’esenzione fiscale dei buoni pasto cartacei passasse dai 5,29 a 4 euro.

Ovviamente, i buoni pasto elettronici, sono esenti, fino al valore di 8 euro, della quota previdenziale e fiscale a carico dei dipendenti.