L’anticipo dell’Indennità Vacanza Contrattuale (IVC), con l’aumento a valere per il 2024, sarà corrisposto nel cedolino di dicembre 2023 insieme a stipendio e tredicesima. Diversa è la situazione per i dipendenti degli enti locali.
Vediamo i dettagli di questa notizia e come sarà il cedolino NoiPA in cui ci sarà questo emolumento.
Se quanto affermato dal quotidiano romano troverà conferma possiamo ipotizzare che il cedolino del mese di dicembre 2024 assumerà questa forma:
Nell’ipotesi di costruzione del cedolino di dicembre abbiamo preso ad esempio un’insegnate di fascia 35 di un Istituto Superiore. In rosso abbiamo inserito il possibile anticipo IVC al lordo delle ritenute previdenziali moltiplicando l’indennità vacanza contrattuale per il coefficiente 6,7 e poi per 13.
Da sottolineare che alla docente in questione non spetta il “Bonus Meloni” in quanto l’imponibile previdenziale supera i 2.692 euro mensili. Infine, essendo nel mese di dicembre 2023, non sono presenti le addizionali regionale e comunali (acconto e saldo)
Il Fiscal Drag – ed usiamo il concetto dall’Enciclopedia Treccani è quel fenomeno in base al quale l’inflazione produce un inasprimento del carico tributario, anche se il reddito reale resta invariato.
Detto in parole essenziali, è il rischio che, pur ricevendo aumenti, lo stipendio non abbia alcuna variazione.
Il problema non riguarda l’insegnante oggetto della simulazione del cedolino in quanto avendo già un’aliquota massima del 35% avrà automaticamente i netti che avevamo riportato nella tabella pubblicata il 21 ottobre scorso.
Il problema riguarda invece tutti quei lavoratori (e contribuenti) che hanno un imponibile fiscale vicino ai 28 mila euro.
Con la variazione dell’aliquota dal 28 al 35% viene ricalcolata la tredicesima ad un’aliquota maggiore e poi potrebbe accadere che NoiPA rimoduli le detrazioni per lavoro dipendente come è stato annunciato dallo stesso NoiPA con messaggio del 22 Settembre scorso del quale avevamo parlato in questo articolo del 25 settembre scorso.
