La riduzione a 4 ore giornaliere della fascia oraria di reperibilità per i dipendenti pubblici non è mai stata tanto vicina. Dopo la sentenza del TAR Lazio che ha bocciato la normativa del pubblico impiego perchè considerata iniqua rispetto a quanto previsto per i settori privati, i sindacati si sono subito attivati.
L’obiettivo è ottenere una modifica all’attuale normativa che dispone 7 ore giornaliere per tutti i dipendenti della PA e allineare l’orario di reperibilità alle 4 ore previste per impiegati e operai dei settori privati.
La richiesta di una modifica immediata alle attuali regole arriva dal Segretario generale UilPa Sandro Colombi che ha deciso di scrivere direttamente al Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo. La missiva è arrivata, per conoscenza, anche alla Ministra del Lavoro Marina Calderone.
UilPa chiede agli esponenti governativi di intevenire con estrema urgenza e dare “compiuta esecuzione alla sentenza” del Tar che ha dichiarato l’illegittimità delle attuali regole per gli Statali. Dove le fasce orarie da osservare in caso di malattia sono 9-13 e 15-18, con reperibilità anche nei giorni festivi quando inclusi nella certificazione medica. Per un totale di 7 ore.
Probabile che a breve arrivino novità dunque: spetta alla politica prendere una decisione. In caso modifiche per i lavoratori del pubblico impiego si passerebbe a due fasce di reperibilità per un totale di 4 ore giornalieri: dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Salterebbero anche gli obblighi riferiti ai giorni festivi e non lavorativi.