Lo sciopero del 17 novembre è stato un flop. Lo certifica il Ministero della Funzione Pubblica attraverso i dati provvisori dell’adesione allo sciopero generale del pubblico impiego indetto da Cgil-Uil e Usb.
I dati aggiornati alle ore 19:00 dicono che l’adesione della generalità dei dipendenti pubblici è stata del 5,48%. La rilevazione interessa i dipendenti di funzioni centrali, funzioni locali, istruzione ricerca, sanità, vigili del fuoco, ecc.
Pervengono in particolare i dati che riguardano la Scuola e tutto il comparto Istruzione, Università, Ricerca: su un campione di 765.933 lavoratori in servizio nella giornata del 17 novembre hanno aderito alla protesta il 6,12% quale media tra tutte le professionalità. Nella Scuola in particolare tra le circa 320.000 unità di personale in servizio, hanno aderito il 6,56%. I numeri sono aggiornati alle 19:00.
Nel pomeriggio arrivano le parole di commento del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara:
“Massimo rispetto per chi oggi ha scioperato, va tuttavia segnalato che l’adesione allo sciopero nella scuola è stata molto bassa. Si configura il clamoroso insuccesso dell’iniziativa di alcuni sindacati. Andiamo avanti sulla strada delle riforme”.
I lavoratori della scuola hanno evidentemente apprezzato le politiche del Governo su Pensioni e taglio al cuneo fiscale che ha consentito di “aumentare le retribuzioni”, ha detto Paola Frassinetti Sottosegretario all’Istruzione e al Merito.