La Carta RdC rimarrà attiva anche nel 2024 e alcune ricariche potranno continuare ad arrivare qui anche dopo la sospensione del Reddito di Cittadinanza.
Vediamo fino a quando e chi saranno questi beneficiari.
Da agosto a ora migliaia di famiglie hanno dovuto rinunciare al Reddito di Cittadinanza, a seguito di quanto disposto dalla Legge di Bilancio 2023. Questa, infatti, ha previsto lo stop definitivo alle ricariche dopo 7 mesi fruiti nel 2023 in tutte le famiglie composte da soli soggetti occupabili tra i 18 e i 59 anni. Potranno avere RdC per più di 7 mesi (ma comunque non oltre dicembre) solo i nuclei in cui c’è almeno un soggetto disabile, minorenne, ultra 60enne o preso in carico dai servizi sociali.
Tuttavia, in alcuni casi la Carta RdC potrà rimanere attiva anche oltre il 31 dicembre 2023. La Carta RdC rimarrà attiva anche per parte del 2024 in quelle famiglie in cui ci sono ci sono figli a carico destinatari dell’integrazione dell’Assegno Unico.
Lo ha confermato INPS nella circolare del 7 agosto 2023, che sottolinea come la decadenza del Reddito di Cittadinanza non comporti la conseguente decadenza della tutela per i figli a carico.
Le famiglie con figli a carico fino a 21 anni (o senza limiti di età nel caso fossero disabili) manterranno quindi il diritto all’Assegno Unico, anche dopo aver perso il Reddito di Cittadinanza.
Il pagamento dell’Assegno Unico potrà avvenire sulla Carta RdC fino a febbraio 2024, per dare il tempo alle famiglie di fare apposita domanda all’INPS. Pagamento che avverrà integralmente e non più parzialmente come mera integrazione del RdC. Da marzo 2024, poi, l’importo per i figli a carico giungerà su IBAN.