A partire da gennaio 2024 i percettori del Reddito di Cittadinanza dovranno fare domanda per avere il nuovo sussidio. Si chiamerà Assegno di Inclusione e sarà erogato da Inps. La platea dei beneficiari è su per giù la stessa che fruisce del RdC. Fatta eccezione per gli occupabili che continueranno a rimanere fuori.
L’assegno di Inclusione prevede un minimo pari a 500 euro mensili che sale con l’aumentare dei componenti del nucleo familiare applicando la scala di equivalenza.
L’importo mensile sarà erogato sulla Postapay attualmente in uso ai percettori oppure sarà emessa una nuova Card?
Dal 1° gennaio 2024, dopo l’abrogazione del Reddito di Cittadinanza, sarà possibile presentare domanda dell’Assegno di Inclusione. L’istanza dovrà essere presentata a Inps attraverso le consuete modalità: accedendo al sito Inps con le credenziali SPID, CIE, CNS oppure rivolgendosi ai Patronati.
Una volta che Inps avrà valutato i requisiti e la domanda risulterà accolta, il beneficiario potrà recarsi presso gli Uffici Postali per ritirare la nuova Card che dà diritto all’Assegno di Inclusione.
Servirà una nuova Postepay dunque per avere la ricarica dell’AdI. La vecchia Postepay targata “RdC” andrà quindi in soffitta, salvo che non si sia optato per avere le ultime ricariche dell’Assegno Unico fino a febbraio 2024 sulla Carta. In questo caso, e per questi beneficiari, la Carta avrà validità ancora per qualche mese, in modo da consentire al titolare di procedere agli acquisti necessari e di azzerare il conto.
La Carta su cui avverrà la ricarica dell’Assegno di Inclusione non costituirà deposito e non sarà fruttifera. Vuol dire che i soldi andranno spesi mensilmente senza la possibilità di maturazione di interessi.
“La Carta Reddito di cittadinanza è una Carta elettronica di pagamento prepagata e ricaricabile, emessa da PostePay S.p.A.”. Questo precisa Poste Italiane nel foglio informativo che precisa anche: “non è consentito ricevere sulla Carta ricariche o bonifici da soggetti diversi dagli enti individuati dal Decreto“.
Dunque una volta che Inps avrà cessato di erogare il beneficio economico mensile, per sua abrogazione, comunque la Carta non potrà essere utilizzata per ricevere denaro e ricariche da soggetti diversi dall’Istituto previdenziale. Il credito residuo potrà essere invece utilizzato per gli acquisti, prelievo in contanti nei limiti mensili e per pagare bollette.