Mai come in queste settimane il contratto collettivo dei Bancari sembra vicino al rinnovo. Giungono nelle ultime ore però notizie che non fanno ben sperare i lavoratori di banche e istituti di credito.
Dopo gli incontri di inizio novembre tra ABI e i sindacati Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin le parti si sono incontrate ieri nell’ambito di una riunione ristretta durante la quale sono emerse ulteriori distanze tra le parti. La riunione che viene annunciata come conclusiva si terrà oggi. Ma vediamo qual è situazione del rinnovo scaduto al 31 dicembre 2022 e prorogato fino al termine di quest’anno.
In genere i negoziati sindacali rischiano di saltare per le distanze sulla parte economica del rinnovo. Questa volta però ABI e sindacati sono d’accordo sull’argomento principale: ai lavoratori andranno 435 euro di aumento stipendiale a regime.
Secondo quanto si apprende dal quotidiano on-line Verità & Affari nonostante la vicinanza tra parti restano “distanze sull’applicazione e sulla modulazione in più tranche dell’aumento stesso”. Insomma sembra essere il montante salariale a fare la differenza.
Ma non è tutto. Come sottolineato in un precedente articolo le parti sono ancora distanti su due partite economiche di non poco conto: base di calcolo per la determinazione del trattamento di fine rapporto e arretrati, che i sindacati chiedono siano calcolati dal 1° gennaio 2023 come peraltro lascia intendere l’accordo sindacale di luglio scorso.