Assegno Unico, chi riceve la prestazione per i figli a carico a fine mese? Alcuni beneficiari ricevono il pagamento prima di altri. Per quale motivo? Chi dovrà aspettare fino a fine novembre prima di avere la somma spettante?
L’Assegno Unico spetta a tutti coloro i quali abbiano figli a carico, a prescindere dal valore ISEE, che ne influenza l’importo ma non ne limita l’accesso. Dallo scorso luglio, INPS ha diviso i pagamenti in base alla mensilità e all’importo che si aspetta, stilando una sorta di calendario.
Nel comunicato stampa INPS del 10 luglio scorso l’Istituto Previdenziale ha svelato in anticipo le date di accredito dell’Assegno Unico fino a dicembre, concordate insieme alla Banca d’Italia.
I primi a riscuotere la prestazione per i figli a carico sono i nuclei familiari che hanno diritto allo stesso importo del mese precedente: insomma, coloro che non hanno subito variazioni. In questi casi, essendo lo stesso importo di sempre, INPS impiega meno tempo a effettuare le lavorazioni e i conseguenti pagamenti. Questi riscuoteranno all’incirca entro il 20 del mese.
Dopodiché sarà il turno di coloro che invece hanno subito variazioni di importo. L’importo dell’Assegno Unico può variare per via dell’ISEE, per dei cambiamenti all’interno del nucleo familiare, per il sopraggiungere o lo scomparire di determinate maggiorazioni ecc. Nei prossimi giorni riscuoteranno quindi coloro che a novembre attendono l’assegno con un’altra cifra. Anche chi per adesso ha ricevuto la somma per un solo figlio pur avendone più di uno potrà ricevere la differenza nei prossimi giorni.
Infine, come si legge nel comunicato, il pagamento della prima rata della prestazione avverrà di norma nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Quindi l’ultima settimana di novembre sarà dedicata all’accredito dell’Assegno Unico per coloro che ne hanno fatto domanda a ottobre.