Bancari, rinnovato il CCNL: tutti gli Aumenti in arrivo [TABELLA]

Rinnovato il CCNL dei lavoratori dipendenti delle Banche. A darne l’annuncio i sindacati, Abi e Intesa Sanpaolo dopo la sottoscrizione, oggi, dell’intesa.

Aumenti di stipendio in arrivo già da dicembre per circa 270.000 lavoratrici e lavoratori. Vediamo i dettagli e la tabella con gli importi per le varie qualifiche.

Tabelle stipendiali CCNL Bancari 2023

Il nuovo CCNL Bancari scadrà il 31 marzo 2026. Una vigenza lunga che consentirà agli istituti bancari di avere più tempo per erogare le varie tranches di aumento che porteranno, regime, a 435 euro in più sui minimi retributivi:

L’80% dell’incremento retributivo definito con l’accordo verrà dunque erogato nel giro dei primi nove mesi. La corresponsione della prima tranche già da dicembre avrà effetti anche sulla tredicesima, che sarà quindi rivalutata nell’ultimo rateo annuale.

Le erogazione avverranno a partire dal prossimo mese di dicembre. Saranno pagati anche gli arretrati per il periodo luglio-novembre di quest’anno con una media di 1.250 euro.

CCNL Bancari 2023: novità normative e diritti

Tra le parti è stato concordato il pieno ripristino della base di calcolo del trattamento di fine rapporto a partire dall’1 luglio 2023. Il Tfr è stato uno dei temi che ha agitato il tavolo e ha fatto allungare i tempi del rinnovo.

L’orario di lavoro settimanale viene ridotto a partire dal 1° luglio 2024, da 37 ore e mezza a 37 ore, con una diminuzione di 30 minuti complessivi. Mentre salgono da 8 a 13 il numero delle ore per la formazione retribuita.

Le Banche potranno accedere più agevolmente al Fondo per l’occupazione (Foc), per favorire ancora di più la staffetta generazionale nel settore e far crescere l’occupazione al Sud.

Viene riconosciuto il pieno trattamento economico alle lavoratrici in stato di gravidanza “a rischio” e un periodo di comporto più lungo per chi è affetto da disabilità grave.

Per le ore lavorative extra viene cancellata l’autorizzazione che la banca doveva concedere ai dipendenti. Concordata la piena fungibilità nell’ambito della categoria dei quadri direttivi.