Le domande per avere il Reddito di cittadinanza potranno essere presentate fino al 30 novembre 2023. E’ quanto chiarito da Inps nel messaggio 4179 del 24 novembre 2023. Lo stesso vale per la Pensione di cittadinanza.
Si tratta della conseguenza delle disposizioni della Legge di Bilancio per il 2023 che ha stabilito l’abrogazione del sussidio dal 1° gennaio 2024. Ma vediamo tutte le novità della nuova comunicazione Inps.
La notizia per tutti coloro che versano in condizioni di povertà è che potranno avere solo un mese di sussidio. La rata di dicembre. Dopodiché a partire dal 1° gennaio 2024 potranno accedere all’Assegno di Inclusione se nel proprio nucleo familiare sono presenti: minori, disabili, over 60 o oppure soggetti affetti da disagio psico-sociale.
La domanda dell’Assegno di Inclusione potrà essere presentata dal 1° gennaio 2024, ma negli ultimi giorni il Ministero del Lavoro sta valutando se anticipare al 15 dicembre 2023.
Il prossimo 30 novembre è l’ultimo giorno per comunicare a Inps la presa in carico dei percettori da parte dei Servizi Sociali. Si tratta dell’ultima chance per quegli ‘occupabili’ che per legge possono avere solo 7 mensilità di RdC nel 2023, ma che potrebbero accedere alla proroga sino al termine dell’anno.
I percettori che hanno ricevuto l’ultima ricarica ad ottobre – precisa Inps – senza avere i requisiti per la prosecuzione della fruizione, potranno ricevere il pagamento della rata di novembre il giorno 15 dicembre (quale arretrato), purché nel frattempo risultino presi in carico dai servizi sociali (entro il 30 novembre per l’appunto). La mensilità di dicembre verrà corrisposta il giorno 27 dello stesso mese.
Più in generale, fa sapere Inps, il mese di dicembre sarà utile per tutti gli occupabili che, presi in carico dai Servizi sociali negli ultimi mesi, sono in attesa di spettenze arretrate.
Nel messaggio n. 4179 Inps del 2023 ha precisato che la Carta Rdc resterà attiva anche nei primi mesi del 2024 per consentire l’utilizzo degli importi accreditati. Ma non solo. E’ possibile che vengano accreditati importi arretrati o conguagli.