Supporto Formazione e Lavoro (SFL) da 350 euro mensili, per averlo non è sufficiente inviare la domanda all’INPS ma occorre sottoscrivere dei patti di servizio personalizzati in base al profilo del richiedente.
Patti di servizio che potrebbero essere già stati attivati quando si presenta domanda di SFL. Cosa fare in questi casi? A fornire chiarimenti tecnici è l’ANPAL, in una nota.
Il SFL di 350 euro spetta per massimo un anno ai cittadini che, oltre a rispettare i requisiti, accettano di prendere parte a un corso di formazione o riqualificazione professionale. Insomma, a coloro che si attivano nella ricerca di un impiego.
Per avviare il percorso bisognerà sottoscrivere un patto di attivazione digitale (PAD), nel quale indicare almeno 3 agenzie per il lavoro alle quali rivolgersi. A questo punto si potrà stipulare anche il patto di servizio personalizzato. Quest’ultimo può essere sottoscritto anche nell’ambito del programma GOL, indipendentemente dall’invio della domanda di SFL.
Ma i Patti di servizio personalizzati realizzati nell’ambito del programma GOL e già aperti alla data del Patto di attivazione digitale sono validi ai fini SFL? Oppure sono da sottoscrivere nuovamente da zero?
L’ANPAL risponde proprio a questi dubbi, chiarendo che i patti GOL redatti prima del Patto di attivazione digitale (PAD) sono validi, se rispettano quanto indicato nella nota Anpal del 5 dicembre 2022 e nella nota del 5 settembre 2023.
Il patto deve quindi essere aggiornato ai nuovi standard riportando le indicazioni specifiche sul SFL, in particolare l’indicazione delle 3 agenzie per il lavoro. Per avere SFL, inoltre, è necessario che l’utente fruisca di una misura di politica attiva (per l’elenco completo delle misure si vedano i chiarimenti ANPAL).
Le misure di politica attiva devono avere come tipo progetto uno dei seguenti:
In caso di patto Garanzia Giovani il beneficiario deve essere riconvocato per l’attività di assessment e la stipula di un patto GOL.