Arriva a fine corsa la battaglia delle opposizioni per l’introduzione di una legge che stabilisca una salario minimo orario pari a 9 euro.
Nella giornata di ieri infatti il testo proposto da M5S, PD, Sinistra Italiana, Verdi e Azione, ha ricevuto la bocciatura definitiva da parte della maggioranza che in Commissione Lavoro alla Camera ha votato per l’emendamento del Governo.
L’emendamento del Governo sul Salario minimo, già anticipato giorni fa in versione PDF da TuttoLavoro24.it, altro non è che una delega allo stesso Esecutivo, che avrà tempo 6 mesi per legiferare.
Le notizie di cronaca parlamentare parlano di una Opposizione che, amareggiata per la decisione della maggioranza (già pre-annunciata), ha deciso di abbandonare l’Aula. “Hanno compresso i tempi parlamentari uccidendo il salario minimo con una delega al Governo”, afferma il deputato Arturo Scotto membro della Commissione Lavoro.
Cosa accadrà adesso? Innanzitutto dovrà essere portato a termine il percorso parlamentare, il testo dovrà essere approvato dalle altre Commissioni parlamentari, dall’Aula della Camera e poi al Senato. Ne verrà fuori una legge delega, che stabilisce il perimetro entro cui dovrà essere esercitato il potere legislativo dal Governo.
Dal varo della legge delega Meloni & C. avranno 6 mesi per intervenire con 1 o più decreti legislativi. Uno degli obiettivi fissati dal testo del centro destra è “garantire l’attuazione del diritto di ogni lavoratore e lavoratrice a una retribuzione proporzionata e sufficiente, come sancito dall’articolo 36 della Costituzione”.