Calendario dei pagamenti INPS dicembre 2023, quali prestazioni eroga l’Istituto in questo ultimo mese dell’anno? In arrivo l’ultimo accredito del RdC in assoluto, poi la NASpI, l’Assegno Unico, le pensioni e il Bonus Ex Renzi. Attesa la seconda ricarica della Carta Spesa.
Come ogni mese, si parte con le lavorazioni dell’indennità di disoccupazione NASpI. Quelle previste per oggi 1° dicembre riguardano la NASpI di novembre. Ad averne diritto sono tutti coloro che ne hanno fatto richiesta a INPS dopo aver perso il lavoro involontariamente o, in alcuni casi, per dimissioni.
Il pagamento poi arriverà tra circa una settimana. Considerando che l’8 dicembre è festivo, è logico aspettarsi i primi accrediti da lunedì 11 dicembre. Tutta la seconda settimana di dicembre dovrebbe essere dedicata al saldo dell’indennità NASpI.
Tra i primi pagamenti del mese di dicembre ci sono anche quelli della pensione, che questo mese è più ricca grazie all’aumento dello 0,8% dovuto all’anticipo della rivalutazione all’inflazione (calcolato in misura piena solo per le pensioni fino a 4 volte il minimo).
L’accredito arriverà per tutti i pensionati oggi 1° dicembre, tuttavia non tutti quelli che intendono ritirare allo sportello l’importo in contanti potranno farlo oggi. Poste Italiane infatti suddivide i prelievi in base all’iniziale del cognome: oggi toccherà solo a chi ha il cognome che inizia dalla A-C, domani ai cognomi dalla D alla K e settimana prossima a tutti gli altri.
Il Reddito di Cittadinanza ha i giorni contati: quella di dicembre sarà l’ultima ricarica per tutti, a prescindere dai membri che compongono la famiglia. Come ogni mese, INPS divide i pagamenti in due tranche:
Occorre però sottolineare come non è detto che INPS rispetti queste date: a dicembre 2022, per pagare prima delle festività natalizie, anticipò entrambe le ricariche del RdC. Quella del 15 al 13 e quella del 27 al 20. Se l’Istituto replicasse lo stesso calendario, i giorni di Natale e Santo Stefano (festivi) non intaccherebbero le lavorazioni della seconda ricarica, quella ordinaria.
Ricordiamo che ad aver mantenuto il RdC fino a dicembre sono esclusivamente le famiglie in cui c’è un soggetto disabile, minorenne, over 60 o preso in carico dai servizi sociali. Oppure quelle che ancora non hanno riscosso 7 mensilità di RdC.
Da luglio, le date di accredito dell’Assegno Unico su IBAN sono prefissate. I percettori sanno già che i giorni di pagamento di dicembre concordati da INPS con Banca d’Italia sono:
Non sono comunque escluse sorprese: INPS potrebbe avviare gli accrediti qualche giorno prima rispetto a quanto annunciato (a ottobre e novembre l’ha fatto).
Per quanto riguarda il pagamento dell’Assegno Unico integrato al RdC, questo arriverà subito dopo la ricarica del sussidio. A dicembre 2022, considerando come detto nel paragrafo precedente che INPS anticipò i pagamenti del RdC di qualche giorno, l’integrazione per i figli a carico arrivò il 14 dicembre a chi attendeva gli arretrati e il 22 a tutti gli altri. Vedremo se quest’anno INPS riproporrà lo stesso calendario.
Come ogni mese, ai titolari di indennità di disoccupazione con un reddito annuo sotto i 15 mila euro INPS eroga il trattamento integrativo, noto anche come Bonus Ex Renzi.
Ai beneficiari di NASpI il trattamento arriva mensilmente (e vale circa 100 euro) dopo l’accredito della disoccupazione, quindi è logico attenderlo verso la metà di dicembre. A dicembre 2022 arrivò tra il 16 e il 21.
Per i titolari di disoccupazione agricola invece il pagamento arriva in un’unica soluzione: i braccianti stanno ancora aspettando quello relativo al 2023, pertanto INPS lo dovrebbe erogare proprio a dicembre. Almeno questo è quello che aveva fatto sapere il sindacato dei lavoratori agricoli UILA lo scorso ottobre.
Tutti i possessori della Carta Spesa Dedicata a te stanno aspettando l’annunciata seconda ricarica, possibile grazie alla distribuzione delle somme non attivate per tempo.
Da novembre è in corso il monitoraggio da parte di Poste Italiane, pertanto a breve si dovrebbe sapere a quanto ammonterà questa seconda ricarica. Secondo le prime stime, le carte non attivate dovrebbero essere circa 4.400, per un totale di 1.600.000 euro.
Questi “avanzi” andranno ridistribuiti tra coloro che hanno regolarmente attivato la carta entro lo scorso 15 settembre. Entro dicembre, quindi, Poste Italiane dovrebbe caricare sulle carte attive gli importi residui risultanti dal monitoraggio effettuato.