Il 15 dicembre arriva la tredicesima mensilità per i dipendenti pubblici, sono in molti a domandarsi come viene calcolata. L’interrogativo nasce dal fatto che gli importi della mensilità supplementare appaiono sempre molto esigui rispetto alla mensilità ordinaria di dicembre. Perché?
Non tutte le voci che compongono lo stipendio contribuiscono alla formazione della tredicesima:
In questa immagine, dove riportiamo l’esempio di un collaboratore scolastico, vediamo che il Compenso individuale accessorio non concorre alla formazione della tredicesima.
Analogamente al Compenso Individuale Accessorio del personale ATA, non concorrono a formare la tredicesima anche la Retribuzione Professionale Docenti degli insegnanti e l‘indennità di Amministrazione del personale delle funzioni centrali.
Le aliquote previdenziali a carico del lavoratore che gravano sulla tredicesima sono le seguenti:
Quindi il totale delle ritenute previdenziali a carico del dipendente sono pari all’11,15%.
C’è però un’eccezione. L’assegno una tantum 2023 non è assoggettato all’aliquota del 2% e, pertanto, le ritenute a carico del dipendente sono pari al 9,15%
Com’è noto, sulla tredicesima non spettano le detrazioni d’imposta per cui viene applicata una ritenuta fiscale pari all’aliquota massima. L’aliquota massima del nostro esempio è del 25%.
Una volta pagata la tredicesima, l’importo incrementa l’imponibile fiscale sul quale verranno calcolate e applicate anche le addizionali locali portando la tassazione complessiva verso il 40%.
La tredicesima può essere corrisposta in misura ridotta a causa di alcune situazioni individuali di cui elenchiamo le principali:
In questi casi la tredicesima viene ridotta in base al periodo di assenza.