E’ ad un passo la proroga del regime agevolato dello smart working per i lavoratori genitori di figli under 14.
Lo prevede un recente emendamento approvato in Commissione Bilancio al Senato che sposta il termine del beneficio dal 31 dicembre 2023 al 31 marzo 2024.
Sul testo dell’emendamento suggerito dai partiti di opposizione M5S e PD c’è l’ok anche dei partiti di maggioranza, quindi c’è grande ottimismo che possa essere definitivamente approvato dal voto in Aula nell’ambito della legge di conversione del Decreto Anticipi.
Una volta approvata in via definitiva da Senato e Camera la proroga dello smart working sarà definitivo. Il voto conclusivo arriverà entro metà dicembre. A quel punto il diritto al lavoro agile sarà effettivo fino al 31 marzo 2024. Per chi?
La proroga interessa solo i lavoratori dipendenti di aziende private. Esclusi quindi i dipendenti di datori di lavoro pubblici, per mancanza di risorse.
Il diritto potestativo verrà riconosciuto solo a coloro che hanno almeno un figlio fino al 14° anno di età.
Il regime agevolato è escluso per quei nuclei all’interno dei quali ci sono genitori che ricevono trattamenti di sostegno al reddito per sospensione del rapporto di lavoro, come Cassa integrazione, o per interruzione, come NASpI o Dis-Coll. Il principio è ch e non viene riconosciuto il diritto laddove c’è una membro che può prendersi cura del figlio perchè libero da impegni lavorativi.
Il diritto allo smart working spetta solo a condizione che le mansioni che svolge il lavoratore siano realizzabili nella modalità “a distanza”. Chiaramente sono avvantaggiati i lavoratori che svolgono mansioni intellettuali, molto meno coloro che svolgono compiti soprattutto manuali.