Da lunedì 18 dicembre sarà possibile presentare domanda per l’Assegno di Inclusione. L’annuncio è arrivato dai vertici Inps, come visto qui. Mancano tuttavia il decreto ministeriale attuativo e la circolare dell’ente previdenziale con le istruzioni.
Al momento ogni indicazione a disposizione deriva da fonti di stampa e non da fonti ufficiali amministrative. Tra queste anche le indicazioni che riguardano l’ISEE necessario per presentare domanda. In alcuni casi è stato affermato che si potrà presentare “domanda senza ISEE”.
Ma è vero? Certo che no. L’ISEE (fino a 9.360 euro) è uno dei requisiti essenziali – insieme ad altri – fissati dalla legge per avere il sussidio. Quindi il problema da porsi è: quale ISEE?
Chi presenta la domanda per l’Assegno di Inclusione dal 18 dicembre non può che presentare l’ISEE aggiornato al 2023. In questo caso è l’unico ISEE in corso di validità presentabile.
Ecco perchè Inps sembrerebbe pronto ad autorizzare i pagamenti per il primi due mesi del 2024 calcolati sulla base dell’ISEE 2023. A gennaio e febbraio arriveranno importi calcolati sulla base di un valore ISEE “non di legge”. Gli importi quindi saranno conguagliati successivamente, a debito o a credito del beneficiario.
L’ISEE 2023 scade il 31 dicembre. Per cui i beneficiari dovranno provvedere ad aggiornarlo al 2024 per ottenere i pagamenti per i mesi successivi a gennaio e febbraio.