Assegno di Inclusione €500: una Carta per ogni membro familiare

L’Assegno di Inclusione da 500 euro mensili sta per arrivare in quelle famiglie che ancora percepiscono il Reddito di Cittadinanza perché contano membri disabili, over 60, minorenni o in condizioni di svantaggio.

Il nuovo sussidio farà il suo ingresso ufficiale a gennaio 2024, ma le domande si apriranno il 18 dicembre. I primi indizi sono arrivati dalla Conferenza unificata, che il 6 dicembre scorso ha dato il via libera al decreto ministeriale che fissa le regole per presentare la domanda e i criteri per i controlli. E poi dalle dichiarazioni del direttore generale Inps Vincenzo Caridi. Nel frattempo trapelano le principali novità riguardo l’assegnazione delle carte. Vediamole.

Assegno di Inclusione, a chi spetta la Carta?

Le novità più sostanziali contenute nel decreto le riporta Il Messaggero di giovedì 6 dicembre. Tra queste, una riguarda l’assegnazione della carta sulla quale verrà caricato l’Assegno di Inclusione.

Secondo quanto scritto dal quotidiano romano, per ogni famiglia spetterà più di una carta. Questo perché all’interno di ogni nucleo possono esserci membri con caratteristiche diverse: con più o meno di 67 anni per esempio (la soglia di età che fa scattare delle maggiorazioni), ma anche disabili gravi o non autosufficienti.

La quota di Assegno di Inclusione cambia a seconda dei componenti della famiglia: si parte da 6.000 euro annui (500 al mese, appunto) ma si arriva a 7.560 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, oppure da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.

Vista l’eterogeneità di ogni nucleo familiare, si sarebbe pensato di assegnare ogni carta per ogni membro: «in questo caso ogni componente avrà una sua carta sulla quale verrà caricata la somma di competenza» scrive Il Messaggero.

L’importo sarà quindi suddiviso tra i componenti maggiorenni del nucleo familiare: ciò fa pensare che ogni membro potrà spendere solo la parte che lo riguarda.