La proroga dello smart working per i dipendenti del settore privato fino al 31 marzo 2024 potrebbe fare da apripista. Ora anche i dipendenti pubblici possono auspicare per un prolungamento del regime agevolato del lavoro agile nel 2024.
Lo annuncia il quotidiano Il Messaggero in edicola il 9 dicembre, parla di un intervento volta a riequilibrare i trattamenti tra impiego pubblico e privato. Il tema clou però è il reperimento delle risorse. Possibile quindi un intervento in sede di votazione della Manovra di Bilancio 2024.
Il Governo sta lavorando a una proroga dello smart working agevolato per i dipendenti pubblici fino al 31 marzo 2024. E’ quanto riporta il quotidiano romano.
Il beneficio spetterebbe ancora una volta ai soggetti ritenuti fragili, cioè particolarmente a rischio nel caso di contagio da Covid-19 perchè coinvolti da altre patologie. Ad esempio chi ha un sistema immunitario debole, oppure chi è affetto da patologie oncologiche, è in attesa di un trapianto d’organi, oppure che è a meno di sei mesi dalla sospensione delle cure, ecc.
Si tratterebbe di un’estensione della normativa attualmente prevista fino al 31 dicembre 2023. Per accedere al beneficio i dipendenti non dovranno stipulare un accordo individuale con il dirigente responsabile.
Insomma non proprio una parificazione con il settore privato, dove la proroga al 31 marzo 2024 approvata al Senato, riguarderà i lavoratori con figli di età inferiore ai 14 anni. Nella PA invece i genitori di figli fino a 14 anni di età possono accedere al lavoro agile solo se tale possibilità è prevista dal Piano di organizzazione del lavoro di ogni singola unità amministrativa.