I Governi che si sono avvicendati negli ultimi anni non hanno aiutato in nessun modo la vertenza per il rinnovo del CCNL Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari. E lo stesso sta facendo ora il Governo Meloni. Lo denuncia sul quotidiano sindacale Collettiva la Filcams-Cgil, il sindacato che in queste settimane è alle prese con Fisascat-Cisl e Uiltuc-Uil per un ulteriore adeguamento degli minimi salariali dei lavoratori del settore.
Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltuc-Uil la scorsa primavera hanno firmato un accordo per il rinnovo del CCNL di settore che ha portato un incremento retributivo di 140 euro. Queste nuove risorse in busta paga però sono state viste come un primo passo verso la chiusura definitiva. Ritenute insufficienti dopo 7 anni di vacanza contrattuale e dopo una serie di sentenze che hanno parlato di salario povero nel settore, specie dei Servizi Fiduciari, i sindacati sono tornati sul tavolo di trattativa.
Invitando ovviamente le controparti datoriali e chiedendo un intervento di mediazione del Governo, che nel settore ‘gioca’ anche il ruolo di committente negli appalti al ribasso.
Ma l’ennesimo invito al Governo – precisano dal lato sindacale – si è risolto lo scorso mese di agosto con una convocazione delle parti (Rappresentanti delle aziende e sindacati) e nulla di più. Gli esponenti governativi, stando a quanto si apprende, si sono limitati a “mettere a disposizione spazi del ministero per incontri ai quali il ministero da ultimo non ha nemmeno preso parte. L’intervento del ministero avrebbe richiesto una assunzione di responsabilità alla quale il governo ha deciso di sottrarsi ancora una volta”.
La conferma sta nel fatto che negli incontri avuti in queste non si è venuti a capo di nulla. E il prossimo incontro sull’adeguamento salariale dei lavoratori è per l’11 dicembre 2023.
“I salari del comparto della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza devono essere aggiornati: il governo dovrebbe decidere di intervenire in questa direzione – dichiara il segretario generale Filcams-Cgil, Fabrizio Russo – invece di limitarsi a criticare quello che il sindacato, nonostante l’assenza del governo, è riuscito a fare. E continuerà a fare, mettendo in campo tutti gli strumenti di mobilitazione a disposizione”.