Novità sul fronte dell’esercizio del diritto di sciopero arrivano dal TAR Lazio che nella tarda mattinata di oggi si è pronunciata sul ricorso del sindacato USB contro l’ordinanza di precettazione del Ministro Salvini. “Una sentenza incredibile”, commenta il sindacato di base.
Ma facciamo un passo indietro. A novembre USB proclamava 24 ore di sciopero nel settore del trasporto pubblico locale. A seguito di ordinanza di precettazione del Ministro dei Trasporti Matteo Salvini che disponeva la riduzione della protesta a solo 4 ore, il sindacato di base decideva di rinunciare alla mobilitazione e individuare un’altra data. Lo sciopero veniva così proclamato per il 15 dicembre, sempre per 24 ore.
A pochi giorni da questo seconda proclamazione Salvini, in qualità di Ministro competente, firmava una nuova ordinanza di precettazione: lo sciopero si può fare ma solo per 4 ore. Da qui il ricorso di USB al TAR per richiedere l’annullamento del provvedimento così da autorizzare i lavoratori a scioperare per 24 ore.
“Ha dell’incredibile, ma non è certo la prima volta, la motivazione con la quale il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva dell’ordinanza” di Salvini, esordisce così il comunicato stampa USB che contesta la decisione del tribunale amministrativo.
Una doppia bocciatura – stando a quanto si apprende in attesa di poter leggere il testo integrale – che fa riferimento a due ragioni: la prima ‘climatica’ la seconda ‘natalizia’.
Quanto alle condizioni meteo il TAR scrive che va cassata la richiesta di scioperare per 24 ore per la “particolare condizione di pericolo che interessa alcune aree della Penisola a causa delle avversità atmosferiche di eccezionale intensità” (chiaro il riferimento all’alluvione in Toscana dell’inizio di novembre). La seconda riguarda il Natale e lo shopping natalizio, che impedirebbero di svolgere uno sciopero per 24 ore a causa “maggior aumento della mobilità non dettata da esigenze lavorative che si riscontra in questo periodo dell’anno”. Insomma lo sciopero va contemperato con l’esigenza di comprare panettone, regali o di far rientro nei luoghi di origine.
“Difficile pensare che al giudice sia passata inosservata la grande distanza temporale che ci separa dagli eventi atmosferici ed il fatto che essi, comunque, abbiano interessato una parte del territorio nazionale”, commenta USB.
Quanto alla bocciatura dello sciopero pre-natalizio, ricordo USB, “che la legge già prevede un periodo di “salvaguardia” dalle agitazioni proprio in prossimità delle festività natalizie, periodo che ha inizio però il 18 dicembre e che quindi esclude lo sciopero di domani”. Insomma lo sciopero sotto Natale è vietato dal 18 dicembre, mentre la proclamazione riguardava il 15.
A conclusione del comunicato, USB conferma lo sciopero di 24 ore del settore trasporto pubblico locale: si fermeranno bus, tram e metropolitane con queste fasce di garanzia. “Disobbedire”, si legge, è “l’unica arma che abbiamo per difendere il diritto di sciopero e la libertà di tutti”.