Una buona notizia, finalmente, per i precari della Scuola. A febbraio tutti potenzialmente avranno un conguaglio di circa 200 euro a testa.
Di cosa si tratta?
Il conguaglio di febbraio si divide in due categorie:
Il credito per il personale a tempo determinato è determinato dal conguaglio contributivo.
Ma cos’è il conguaglio contributivo?
Il conguaglio contributivo è appunto un conguaglio tra i contributi previdenziali dovuti e i contributi previdenziali pagati.
I contributi previdenziali sono i contributi a carico del dipendente che servono per la futura pensione.
Per motivi tecnici, al fine di non creare esosi debiti previdenziali ai precari, poi difficili da recuperare data l’instabilità del rapporto di lavoro, ai precari della Scuola viene applicata, su una parte della retribuzione tabellare, l’aliquota al fondo pensione INPS maggiorata del 18%.
In sede di conguaglio fiscale e contributivo i contributi in più pagati sono restituiti.
Ecco un caso tipico, in cui una dipendente avrà un rimborso, a febbraio, di 225,62 euro di rimborso contributivo.
Con i cedolini di dicembre 2023 già emessi, abbiamo già potuto fare delle proiezioni sui futuri conguagli fiscali.
Dai nostri calcoli, i conguagli fiscali saranno quasi tutti a pareggio, vale a dire con poche differenze a credito o a debito.
Il cambio di procedura nell’applicare la tassazione in acconto, a partire dal mese di agosto, ha permesso a NoiPA di non creare esosi debiti per conguaglio fiscale anche se il cambio di procedura ha provocato un abbassamento delle detrazioni d’imposta e diminuzione del netto mensile.
Spieghiamo meglio, dal mese di agosto 2023, NoiPA ha fatto una proiezione del reddito annuo 2023, se il reddito 2023 era potenzialmente inferiore a quello del 2022, veniva utilizzato per il calcolo delle imposte e delle detrazioni il reddito del 2022 (e viceversa).