Da gennaio 2024 le pensioni aumenteranno per via della rivalutazione all’inflazione, che adeguerà l’assegno pensionistico al costo della vita. La rivalutazione sarà del 5,4%. Ma non tutti riceveranno la rivalutazione piena. Qualcuno la avrà inferiore.
In 2 regioni, inoltre, gli effetti dell’aumento della pensione per via della rivalutazione all’inflazione sarà ridimensionato dall’incremento di una particolare imposta. Vediamo quale e dove.
La rivalutazione sulle pensioni 2024 sarà a fasce, quindi non avrà lo stesso valore per tutti: andrà dal 5,4% per gli assegni fino a 2.272 euro lordi (cioè fino a 4 volte il minimo pensionistico) e scenderà in picchiata fino all’1,19% per le pensioni superiori a 10 volte il minimo.
In soldoni, gli aumenti andranno da 67 euro a 130 euro al mese: gli aumenti più bassi li avranno i pensionati il cui assegno supera 10 volte il minimo pensionistico, mentre a beneficiare degli aumenti più alti saranno le pensioni tra 4 e 5 volte il minimo.
Già dal meccanismo che il Governo Meloni ha deciso di applicare emerge una prima differenziazione tra assegni alti e assegni bassi. Una seconda differenziazione la si avrà su base geografica. 2 regioni hanno infatti deciso di rivedere al rialzo le addizionali regionali. Si tratta del Lazio e del Molise.
Nel Lazio dal 1° gennaio 2024 l’aliquota dell’Addizionale IRPEF tornerà a essere del 3,33%. Secondo i sindacati ciò comporterà un aumento dell’IRPEF tra i 160 e i 400 euro annuali per i lavoratori con un reddito tra 15 e 40 mila euro annuo. L’IRPEF si applica non solo sugli stipendi ma anche sulle pensioni: i pensionati del Lazio vedranno quindi in parte vanificato l’aumento dovuto alla rivalutazione all’inflazione.
Ma non sono i soli: a far loro compagnia saranno i pensionati residenti in Molise. Dal 1° gennaio infatti anche in Molise aumenterà l’addizionale regionale IRPEF:
Tali aliquote saranno applicate anche sulle pensioni. I pensionati di Molise e Lazio godranno quindi di aumenti più bassi per via di una doppia stangata: quella della rivalutazione a fasce, comune a tutti, e quella dell’aumento delle aliquote IRPEF.