La Provincia Autonoma di Trento, dal mese di febbraio 2024, incrementerà il valore del buono pasto a 7 euro. Per far fronte a questa nuova spesa ha stanziato ben 2 milioni di euro. La novità riguarda i dipendenti Pubblici compreso il personale scolastico.
Il diritto al buono pasto viene regolamentato dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che, per i dipendenti della Scuola, non prevede questo beneficio.
Tuttavia, nella Provincia Autonoma di Trento, i buoni pasto sono previsti sia per i docenti che per il personale ATA.
Nella Provincia Autonoma di Trento sono riconosciuti buoni pasto elettronici dal valore di 6 euro a docenti e ATA – che saranno elevati a 7 euro da febbraio – alle seguenti condizioni:
A differenza di altre categorie di utilizzatori, i buoni pasto della Provincia Autonoma di Trento devono essere consumati nel solo giorno in cui viene prestato servizio.
Ma perché in Trentino è stato possibile, per il personale della Scuola, ottenere questo diritto?
C’è da dire che nelle province autonome di Trento e Bolzano la gestione della Scuola è effettuata direttamente dalle Province. I dipendenti della Scuola non sono dipendenti dello Stato ma della Provincia autonoma che provvede autonomamente al pagamento degli stipendi.
L’autonomia provinciale consente di avere, oltre ai buoni pasto, altri benefici, come un ulteriore assegno mensile di circa 200 euro lordi che viene erogato ai docenti oltre allo stipendio riconosciuto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Scuola.
Possiamo distinguere due tipi di buoni:
Per quanto riguarda i buoni pasto elettronici, la legge di bilancio 2020 ha disposto che i buoni pasto elettronici sono esenti fiscalmente fino alla soglia di 8 euro.
Con lo stesso provvedimento è stato disposto che l’esenzione fiscale dei buoni pasto cartacei passasse dai 5,29 a 4 euro.
Ovviamente, i buoni pasto elettronici, sono esenti, fino al valore di 8 euro, della quota previdenziale e fiscale a carico dei dipendenti.