Dicembre è un mese in cui il lavoratore riceve oltre al pagamento dello stipendio ordinario anche quello della tredicesima, ma non solo, tra i lavoratori domestici c’è anche chi riceve una quota del TFR.
In occasione delle festività natalizie i lavoratori domestici riceveranno la tredicesima, non c’è una data specifica entro il quale sarà pagata ma comunque entro natale e se questo periodo è rispettato comunque deve essere pagata entro e non oltre il mese di dicembre 2023.
Diversi datori di lavoro domestici nel mese di dicembre oltre alla quota della 13° e stipendio ordinario, erogano anche la quota del TFR maturata nel 2023.
A farlo presente è l’associazione Assindatcolf in un comunicato stampa del 18 dicembre: “sebbene non esista un obbligo è comunque buona norma liquidare entro fine anno una quota del Tfr, è possibile corrispondere fino ad un massimo del 70% dell’importo maturato nel corso del 2023″.
Si tratta quindi di un adempimento del tutto volontario e non un obbligo, pertanto il datore di lavoro può scegliere liberamente di non erogarlo.
Molte famiglie scelgono di liquidare a dicembre una quota del TFR, proprio per evitare di sostenere importi elevati in un unica soluzione al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, come spiega l’associazione stessa.
Il trattamento di fine rapporto “TFR” è un importo che il lavoratore domestico: colf, badante… matura alla fine di ogni mese dall’inizio del suo rapporto di lavoro fino alla sua cessazione.
L’importo si calcola tenendo conto della somma delle retribuzioni annuali/13,5 e dell’indice di rivalutazione.
L’importo maturato è liquidato al momento della cessazione del rapporto oppure può essere anticipato annualmente fino al 70% della somma maturata.