Rimborso 730 da INPS arriva oggi: ecco per chi [FOTO]

Rimborso del 730, i pagamenti per chi ha un credito IRPEF con l’Erario sono ancora in corso di erogazione. C’è chi lo attende da INPS, indicato come sostituto d’imposta in fase di dichiarazione dei redditi, e chi invece lo aspetta dall’Agenzia delle Entrate.

Vediamo entrambi i casi.

Rimborso 730, chi lo prende da INPS?

A riscuotere il rimborso del 730 dall’INPS sono, di solito, i percettori di NASpI, DIS-COLL e disoccupazione agricola. Sono loro infatti a indicare l’INPS come sostituto di imposta.

Per queste categorie, i pagamenti del 730 sono in corso dallo scorso agosto e da allora di mese in mese una parte dei percettori interessati riceve il rimborso spettante. Pagherà anche oggi 19 dicembre, come si evince dall’app INPS di questo beneficiario:

Le date di pagamento comunque non sono le stesse per tutti, com’è detto è svariati mesi che INPS sta liquidando il 730. Tutto dipende dalle tempistiche di lavoro adottate dall’Istituto. Qualcuno, infatti, potrebbe ricevere il rimborso anche dopo Natale.

Rimborso 730 Agenzia delle Entrate, in quali casi?

Una parte dei contribuenti, invece, aspetta il rimborso del 730 dall’Agenzia delle Entrate. È il caso di coloro che non hanno indicato il sostituto d’imposta. Di solito accade a chi perde il lavoro.

Se chi ha riscosso tramite assegno vidimato emesso da Poste Italiane non ha riscontrato alcun problema con l’accredito, la stessa cosa non si può dire per coloro che invece ricevono il rimborso sul conto corrente. Per questi ultimi infatti si registrano dei ritardi.

Non ci sono conferme ufficiali (piuttosto smentite da Sogei), tuttavia non è da escludere che tali ritardi e altri mal funzionamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate siano da ricondurre in qualche modo alla fase recentemente attraversata. Caratterizzata dall’attacco hacker che ha coinvolto tutti i servizi della pubblica amministrazione e che qualche ora fa è stato rivendicato dal gruppo hacker russo Lockbit.

Anche chi aspetta il rimborso IRPEF dall’Agenzia delle Entrate dunque potrebbe essere costretto ad attendere i giorni dopo le festività natalizie.