Assegno Unico, perché non arriva? Una parte dei percettori della prestazione per i figli a carico non legge ancora la data di accredito. INPS sta dunque procedendo un po’ a rilento con le disposizioni di pagamento.
Qualcun altro invece la data valuta dell’Assegno Unico ce l’ha, ma è diversa da quella dei mesi passati. Vediamo perché.
La scorsa estate, nel comunicato stampa del 10 luglio, INPS ha fatto sapere che pagherà l’Assegno Unico di dicembre lunedì 18, martedì 19 e mercoledì 20. Le date sono variate rispetto ai mesi scorsi: a novembre ha pagato dal 15 al 20, a ottobre dal 16 al 19.
Non solo quindi il calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico cambia di mese in mese, ma anche la data di pagamento può variare ogni mese per ogni percettore. Per esempio, se un beneficiario ha ricevuto l’Assegno Unico di ottobre in data 17, non significa che anche a novembre e a dicembre lo riceverà il 17. Le date di accredito variano di volta in volta.
Non solo. In qualche caso (più raro negli ultimi tempi), può anche succedere che l’accredito effettivo arrivi in una data diversa da quella comunicata sul Fascicolo Previdenziale. Oppure che INPS paghi in una data diversa rispetto a quelle comunicate a luglio: per esempio, chi ancora non ha la disposizione di pagamento potrebbe ricevere l’importo per i figli a carico tra giovedì 21 e venerdì 22 dicembre.
Nelle ultime ore tuttavia sono arrivate nuove disposizioni di pagamento con data di valuta al 19 e 20 dicembre. Insomma Inps fa sapere solo qualche ora prima che procederà all’accredito in giornata oppure il giorno dopo, rimanendo così nell’arco delle data ufficiali. Controllando in queste ore il Fascicolo previdenziale oppure la propria Home Banking è possibile che siano apparse nuove disposizioni di pagamento o direttamento l’accredito.