Nei giorni precedenti diversi lettori ci hanno scritto chiedendoci di fare chiarezza sul diritto del beneficio dell’Assegno di Inclusione per tutti quei soggetti che sono stati presi in carico ai servizi sociali.
L’assegno di Inclusione è una misura che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2024 ed è già possibile presentare la domanda tramite il sito www.inps.it per chi possiede SPID, CIE o CNS oppure tramite patronato e Caf (questi ultimi dal 1° gennaio 2024).
Il beneficio consiste in un integrazione del reddito familiare fino a 6.000€ annui elevato a 7560€ in alcuni casi e comunque non può essere inferiore a 480 € annui.
I beneficiari sono coloro che hanno all’interno del nucleo familiare almeno uno di questi soggetti (fermo restando il possesso dei requisiti):
A norma dell‘articolo 3 del decreto ministeriale del 13 dicembre 2023 comma 5 punto b, l’Assegno di Inclusione spetta alle “persone in carico ai servizi sociosanitari o sociali e persone con certificata disabilita’ fisica, psichica e sensoriale, non inferiore al 46 per cento, che necessitano di cure e assistenza domiciliari integrate, semiresidenziali, di supporto familiare, ovvero inseriti in percorsi assistenziali integrati…”
Pertanto i soggetti presi in carico dai servizi sociali sono beneficiari della misura, in quanto rientrano nella casistica dei soggetti che vertono in condizioni di svantaggio.
Nel nucleo familiare qualora sono presenti soggetti presi in carico ai servizi sociali, in fase di presentazione della domanda, devono auto dichiarare il possesso della relativa certificazione specificando: