Concorso Dirigenti scolastici: quante e quali sono le prove?

Concorso dirigenti scolastici: è stato pubblicato recentemente il bando per candidarsi entro il 17 gennaio.

Un altro bando scolastico che si affianca a quelli già pubblicati per concorso docenti secondaria e concorso docenti infanzia/primaria previsti dal PNRR.

Il bando definisce in modo chiaro non solo i requisiti ma anche la tipologia di prove e gli argomenti da studiare per superare il concorso.

Prove concorso dirigenti scolastici

Le prove del concorso per dirigenti scolastici sono così suddivise:

  1. prova preselettiva: prova computer based composta da 50 quesiti a risposta multipla da svolgere in un massimo di 75 minuti;
  2. prova scritta: prova di massimo 180 minuti composta da 5 quesiti a risposta aperta sugli ambiti disciplinari elencati nell’articolo 7, comma 2 del DM, oltre a due quesiti in lingua inglese volti ad accertare la conoscenza della lingua ad un livello ameno B2;
  3. prova orale: prova di minimo 30 minuti suddivisa in tre parti. La prima parte è un colloquio sugli ambiti disciplinari trattati nella prova scritta. La seconda parte è una verifica della conoscenza e dell’uso degli strumenti informatici e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Infine, una terza parte è una verifica della conoscenza della lingua inglese a livello B2 del CEFR.

Cosa studiare

Per prepararsi al meglio al concorso dirigenti scolastici si dovranno possedere nozioni dei seguenti argomenti:

  • Contabilità di Stato, con particolare riferimento alla programmazione e gestione finanziaria presso le istituzioni scolastiche ed educative statali e relative aziende speciali;
  • Elementi di diritto civile e amministrativo, con particolare riferimento alle obbligazioni giuridiche e alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico, nonché di diritto penale con particolare riferimento ai delitti contro la pubblica amministrazione e in danno di minorenni;
  • Modalità di conduzione delle organizzazioni complesse e di gestione dei gruppi, con particolare riferimento alla realtà delle istituzioni scolastiche ed educative statali;
  • Normativa riferita al sistema educativo di istruzione e di formazione e agli ordinamenti degli studi in Italia con particolare attenzione ai processi di riforma in atto;
  • Organizzazione degli ambienti di apprendimento, con particolare riferimento all’inclusione scolastica, all’innovazione digitale e ai processi di innovazione nella didattica, all’interno di una adeguata progettazione pedagogica;
  • Organizzazione del lavoro e gestione del personale, con particolare riferimento alla realtà del personale scolastico;
  • Processi di programmazione, gestione e valutazione delle istituzioni scolastiche, con particolare riferimento alla predisposizione e gestione del Piano triennale dell’offerta formativa, all’elaborazione del Rapporto di autovalutazione, del Piano di miglioramento e della Rendicontazione sociale, nel quadro dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e in rapporto alle esigenze formative del territorio;
  • Sistemi educativi dei Paesi dell’Unione europea;
  • Valutazione ed autovalutazione del personale, degli apprendimenti e dei sistemi e dei processi scolastici.