Non solo concorsi per docenti di secondaria e di primaria/infanzia. È atteso a breve il DPCM che sbloccherà il concorso docenti di religione cattolica per 6.442 posti.
Il concorso doveva essere bandito già nel 2023, ma poi il decreto proroghe lo ha posticipato a inizio 2024. Nel decreto infatti si legge: “2-ter. All’articolo 1-bis, comma 1, del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159, le parole: «entro l’anno 2023» sono sostituite dalle seguenti: «entro l’anno 2024»”.
Ma che caratteristiche ha il concorso docenti di religione cattolica?
In realtà, si tratta di due concorsi. Uno straordinario, che si farà carico del 70% delle assunzioni e uno ordinario, che prevede una quota del 30%.
I concorsi puntano anche alla stabilizzazione dei precari. Pertanto, dei posti messi a concorso, una percentuale potrà essere riservata anche al personale docente di religione cattolica che abbia svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, nelle scuole italiane.
Non essendoci ancora il bando è presto per parlare di requisiti e modalità di prove. Tuttavia sappiamo già che uno dei requisiti fondamentali sarà il possesso della certificazione dell’idoneità diocesana.