La notizia era nell’aria, poi la conferma del Ministero dell’Istruzione. I circa 9.000 contratti di lavoro del personale ATA inseriti ad anno scolastico già avviato saranno prorogati. Si tratta dei contratti instaurati con le risorse di Agenda Sud e con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
A beneficiare della proroga contrattuale saranno soprattutto coloro che hanno in scadenza al 31 dicembre 2023. In particolare Assistenti e Collaboratori scolastici.
La notizia della proroga fa ben sperare i 9.000 lavoratori che ottengono così la prosecuzione del rapporto di lavoro. Ma resta ancora acceso il problema dei ritardi nei pagamenti degli stipendi arretrati, che neppure nella tornata dei pagamenti NoiPA di fine dicembre è stata definitivamente sanata.
E mentre i sindacati come Flc-Cgil esultano per aver portato a casa un risultato sul quale hanno molto investito nelle scorse settimane, con specifici emendamenti alla Legge di Bilancio 2024, si aprono le divisioni sulla durata dei contratti di lavoro. Le durate infatti non sarebbero tutte uguali.
Sul punto, secondo quanto si apprende, il Ministero dell’Istruzione sarebbe intenzionato a prorogare i contratti con questa modalità:
Distinzione “non accettabile” secondo Flc-Cgil che non ammette discriminazioni operate solo sulla base della professionalità e propone una scadenza unica al 30 giugno 2026. Per poi arrivare alla stabilizzazione.
Le proroghe avverranno in tempi brevi, garantisce il sindacato. Anche perchè i contratti sono in scadenza al 31 dicembre 2023.
Le scuole sono state già informate della possibilità di proroga, al fine di predisporre gli atti conseguenti. Il tutto deve avvenire nel rispetto delle previsioni del CCNL e del regolamento delle Supplenze.