Si è concluso in tempi record – in meno di 4 mesi – il concorso per l’assunzione di 597 nuovi funzionari al MEF. Si tratta di un concorso interno riservato agli assistenti in servizio al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il concorso interno del Ministero dell’Economia e delle Finanze riservato agli assistenti ha provocato delle polemiche su alcuni organi di stampa.
Il concorso, infatti, prevedeva la possibilità di accesso all’area dei Funzionari anche ai diplomati con almeno 10 anni di servizio nella qualifica di assistente.
La polemica era nata per il fatto che dei diplomati potessero partecipare ad un ruolo, come quello dei Funzionari, dove è prevista la laurea.
Da uno scorrimento delle graduatorie, risulterebbe che nessun diplomato sia riuscito nell’intento di raggiungere il grado di funzionario.
Il concorso metteva un limite all’anzianità pari a 40 punti e dava più punteggio al titolo di studio. Per il titolo di studio posseduto alla data di scadenza per la presentazione delle domande di
partecipazione erano stati attribuiti i seguenti punteggi:
a) diploma di scuola secondaria di secondo grado o di istruzione professionale
(quadriennale/quinquennale): 15 punti;
b) diploma universitario: 20 punti;
c) laurea breve (triennale) o di primo livello: 20 punti;
d) laurea magistrale, specialistica o vecchio ordinamento: 25 punti.
In questo modo sono stati avvantaggiati i laureati rispetto ai diplomati con maggiore anzianità.
La firma del contratto individuale di lavoro è stata fatta il 28 dicembre 2023 presso la sede presso la quale i neo funzionari prestano già servizio.
Il contratto di lavoro è stato firmato dai vincitori con il proprio dirigente in rappresentanza dell’Amministrazione Centrale.
I vincitori del concorso troveranno il proprio stipendio invariato. Scorrendo la graduatoria dei vincitori, infatti, abbiamo notato che si tratta di personale laureato con un’anzianità di servizio dai 25 ai 40 anni e quindi già con stipendi apicali superiori a quello iniziale del ruolo dei funzionari.
Gli stipendi nella nuova qualifica di funzionario saranno pertanto inferiori a quelli della qualifica di provenienza e sarà necessario attribuire ai vincitori, nella maggior parte dei casi, un assegno “differenziale” al fine di mantenere il medesimo trattamento economico.