Sarà molto semplice per i lavoratori metalmeccanici perdere il cd. Bonus Meloni in Busta paga nel corso del 2024.
Si tratta dell’esonero contributivo parziale del 6-7%, nel cedolino stipendiale indicato sotto la voce “ESONERO IVS”, confermato anche per il 2024 dalla Legge di Bilancio. L’esonero fu introdotto in una prima versione ‘ridotta’ (2-3% a secondo del reddito) dal Governo Draghi e poi rinforzato nell’attuale legislatura dall’Esecutivo a guida Giorgia Meloni.
Il Bonus, riducendo i contributi a carico dei dipendenti, fa salire il netto stipendiale, generando un vantaggio economico per i lavoratori. Non si applica a tutti indistintamente ma è vincolato a limiti reddituali:
La Manovra per il 2024 conferma l’impianto già visto nella seconda parte del 2023. L’errore del Governo prima e del Parlamento poi, è stato di non correggere il meccanismo in base al quale un lavoratore che si trova poco sotto la soglia reddituale mensile, a seguito anche di un piccolo aumento retributivo, può perdere definitivamente il Bonus.
Questo riguarda i lavoratori di tutti i settori, privati e del pubblico impiego.
Nel corso del 2024 per i lavoratori dipendenti del settore metalmeccanico (dall’artigianato all’industria) ci saranno diverse novità sul fronte delle retribuzioni, che TuttoLavoro24.it ha ben dettagliato in questo articolo.
Novità che consentiranno di far salire i minimi retributivi mensili anche di 100/200 euro, a seconda delle tipologie di impresa e dai livelli di inquadramento. A questi aumenti bisogna poi considerare eventuali superminimi individuali o collettivi (aziendali), riconosciuti ai lavoratori.
Con gli aumenti stipendiali è dunque facile perdere il Bonus Meloni, scavallando la soglia di 2.692 euro mensili. L’effetto perdita è significativo perchè se con l’Esonero si poteva ottenere un vantaggio economico di circa 160 euro mensili (al lordo dell’Irpef), con l’aumento di stipendio di pari importo (o importo similare) il lavoratore non avrà alcun beneficio aggiuntivo. Ovviamente tale esempio riguarda coloro che attualmente si collocano al di sotto della fascia stipendiale mensile indicata.