Una importante indiscrezione anticipata da TuttoLavoro24.it sembra trovare conferma: NoiPA sta per mettere in calendario, per il mese di gennaio 2024, una importante emissione speciale.
Le date ufficiali pubblicate da NoiPA, per il mese di gennaio 2024, sono finora due:
Lunedì 8 finirà l’emissione di gennaio e giovedì 25 inizierà quella di febbraio con le operazioni di conguaglio fiscale.
Come già anticipato, il Capo Dipartimento per le Risorse umane, finanziare e strumentali del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Jacopo Greco, aveva annunciato un’emissione speciale di NoiPA per il giorno 11 gennaio.
L’emissione speciale riguarda migliaia di lavoratori, Ata e docenti, della scuola con contratto di supplenza breve.
L’emissione speciale sarebbe stata spostata al 12 gennaio per permettere il pagamento di un più largo numero di beneficiari.
Si tratta del pagamento di circa 30 mila contratti che erano incapienti il mese scorso più circa altri 70 mila contratti che sono in acquisizione.
Con l’emissione del 12 gennaio, il pagamento sarebbe possibile verso il 23 gennaio, insieme al pagamento della rata ordinaria.
Se, finalmente, molti supplenti brevi potranno tirare un sospiro di sollievo con il pagamento delle mensilità arretrate, c’è una brutta sorpresa in arrivo.
Poiché i pagamenti arriveranno dopo il 10 gennaio, i contratti saranno tassati con l’aliquota marginale del 23% senza diritto a detrazioni d’imposta.
Oltre al pagamento in ritardo, non sarà possibile recuperare l’irpef pagata in sede di dichiarazione dei redditi perché non è prevista, l’opzione di portare a tassazione corrente gli emolumenti liquidati nel corso del 2023.
Oltre all’irpef non sarà possibile riportare nella Certificazione Unica i giorni di lavoro dipendente effettuati nel 2023 e pagati nel 2024.
L’unico lato positivo della questione è che, in qualche caso con il ritardo dei pagamenti un congruo numero di supplenti brevi potrebbe trovarsi a carico dei propri familiari.